FRA GIOVANNI [IV] DE TAURASI

(Taurasi ...-Montevergine 1278)

Di fra Giovanni de Taurasi (“de Torasia”), monaco verginiano conosciamo con certezza solo gli anni del suo governo all’abbazia di Montevergine (dal 1271 al 1278). Nel febbraio 1221 è cellalario (chi provvede al cibo) dell’Ospedale di Montevergine e in seguito vestarario (chi provvede alle vesti). Quando era priore di s. Maria del Plesco a Casamarciano, nei pressi di Napoli lo raggiunge la nomina ad Abate della Congregazione Verginiana. Dell’attività espletata per molti anni in seno ad essa si sa soltanto che doveva essere molto versato in campo amministrativo. Il Necrologium Verginianum, annota: “Pater noster Johannes XV abbas 1278 et praefuit annos V et menses sex”. Così lo descrisse il Monelli: “Egli pare sia stato il primo abate di Montevergine a partecipare a un concilio ecumenico, il secondo concilio di Lione, celebrato dal 7 maggio al 17 luglio 1274. […] Quando l’abate Giovanni dovette intraprendere il viaggio per Lione fu costretto ad un forte prestito di denaro per le urgenze del momento. In questo anche i sudditi dell’abbazia furono obbligati alla necessaria collaborazione. D’altra parte la Curia angioina emanava utili decreti perché l’economia dell’abbazia fosse sostenuta in ogni modo. Fra le altre, si ricorda solo una provvisione del 1275-1276, per la corresponsione delle 20 once d’oro, che il monastero aveva diritto di percepire sulla dogana di Salerno. Una provvisione annua di oncia d’oro sulla bagliva di Lauro. Questa volta era intervenuto direttamente il principe Carlo, che il 19 luglio 1278, vi aggiungerà, di propria iniziativa, la concessione a favore dell’abbazia di 50 inserte annue di anguille del lago di Lesina".