Convento dei pp. Domenicani


via del Convento, 1 (attualmente sede dell'Amministrazione Comunale)

  • CENNI STORICI

 

Nel 1572 Fabrizio (II) Gesualdo per gravi motivi di salute della consorte Geronima Borromeo (che morirà l’anno dopo) con il piccolo Carlo (che ha trascorso felicemente la sua fanciullezza a Taurasi), lascia definitivamente il castello della Terrae Taurasii per Napoli, qui incontrare dei Monaci Domenicani, non è affatto fortuito, il palazzo dei Gesualdo e la chiesa di s. Domenico Maggiore sono nelle immediate vicinanze, quindi gli incontri sono… diciamo, quasi, giornalieri. Nella loro espansione verso l’interno del Regno di Napoli, i Domenicani nel 1580, prospettano l’istituzione di un nuovo Convento, fatto che si concretizzerà pochi anni dopo, continuiamo con ciò che dice la pergamena conservata nella chiesa del ss. Rosario: “Gli abitanti di Taurasi al 1582, già i Padri Domenicani venuti a loro richiesta fabbricarono la Chiesa tanto ampia quanto è fanno dormitorio magnifico si obbligano ad annue paghe per il mantenimento: Fra i quali il Magnifico Antonio de Arena, il nobile Giulio Vaschi, il nobile Geronimo Territelli. La Sig.ra Carantonia di Angelo Paladini cede al detto Antonio de Arena la vigna e campo detto a San Nicola per la fabbrica di essa Chiesa e del Convento e permuta con la vigna e campo di lui nel luogo detto il Primiceriato (...)", i lavori continueranno nel XVII sec. con la costruzione del muro del giardino grazie ai denari di Diana Graziano, Antonia Selvitella, Antonio Perriello e del Sig. D. Carlo Santolo della Rocca di s. Felice Arciprete di Taurasi dona ducati 10 per la fabbrica del muro del Giardino con peso che volendo dopo la sua morte venire in Convento, siano obbligati i Padri associarlo e seppellirlo nella sepoltura dei Religiosi.

 

La struttura subirà gravi danni dopo il terremoto del 1732. Nel 1809 il Convento viene soppresso una prima volta dai Francesi e per la seconda nel 1845, è nuovamente riaperto nel 1856, ma questa volta concesso ai pp. Francescani di Mirabella, che portano in Taurasi il culto di s. Pasquale Baylon.

 

Il Convento è definitivamente soppresso nel 1870 ed i beni incamerati dallo Stato italiano, divenendo così sede della Casa Comunale. 


VISTA DALL'ARTE