CILIEGIA MAIATICA DI TAURASI
Elenco Regionale dei Prodotti Tradizionali
(D.M. 350/99)
Categoria: Prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati
Sottocategorie: frutti allo stato naturale
Regione: Campania
Province: Avellino
Denominazione del Prodotto: Ciliegia Maiatica
Nome geografico abbinato: di Taurasi
Sinonimi e/o termini dialettali:
Territorio interessato alla produzione: Comuni dell’Agro taurasino
Produzione in atto: a rischio
Descrizione: Ciliegia a frutto di grandezza media, appartiene alla varietà della Recca e viene raccolta a fine maggio o al massimo nella prima quindicina di giugno. E’ costituita da una drupa a forma di cuore di bue, di colore rosso brillante con parte di una faccia quasi bianca. Ha un’ottima pezzatura ed è resistente allo spacco. La polpa di colore bianco tendente al giallo è consistente e saporita.
Descrizione delle metodiche di lavorazione, condizionamento, stagionatura: Normali tecniche produttive agricole.
Materiali, attrezzature e locali utilizzati per la produzione: Attrezzi agricoli.
Osservazioni sulla tradizionalità, la omogeneità della diffusione e la protrazione nel tempo delle regole produttive: Produzione tradizionale presente nell’Irpinia ed in particolare nell’agro taurasino, con piante tipicamente isolate, all’interno dei vigneti e dei pascoli.
L’olio extravergine di oliva DOP Irpinia - Colline dell’Ufita è il risultato della perfetta armonia tra ambiente, varietà, capacità imprenditoriale e antica tradizione. Esso presenta caratteristiche organolettiche di grande pregio. É di colore verde, se giovane, fino a giallo paglierino, di varia intensità. All’olfatto si rivela fruttato (non meno di 2,5 punti) con piacevoli note erbacee e netti sentori di pomodoro, percepibili distintamente anche al gusto; all’assaggio è armonico, con gradevoli e talora, intense sensazioni di amaro e piccante. L’acidità non può superare il valore di 0,50% con punteggio al panel test non inferiore a 7; gli altri parametri chimico-fisici devono essere conformi alle norme vigenti.
L’olio extravergine Irpinia -Colline dell’Ufita si ottiene solo da varietà autoctone e tradizionali per la zona, prima tra tutte la Ravece, che deve contribuire per non meno del 60% (valore elevato al 85% per i nuovi impianti); l’Ogliarola in misura non superiore al 40%, possono concorrere in misura non superiore al 10% le seguenti varietà locali: Marinese, Olivella, Ruveia, Vigna della Corte (propria di Taurasi e Mirabella Eclano), Leccino e Frantoio. Le condizioni ambientali e di coltura degli oliveti devono essere quelle tradizionali della zona, che conferiscano sia alle olive che al prodotto finale le caratteristiche di pregio e di tipicità. La produzione di olive non deve superare i 30 kg per pianta e comunque la produzione a ettaro non può superare i 90 q.li; la resa in olio massima ammessa è del 20%. Per le olive destinate alla produzione di olio DOP è autorizzata sia la raccolta a mano che quella meccanica, effettuata attraverso l’uso di mezzi agevolatori, quali scuotitori e pettini vibranti. Durante le operazioni di raccolta si devono prendere tutte le precauzioni necessarie ad evitare ai frutti rotture, ferite e contaminazioni con materiali terrosi, che possano pregiudicarne la qualità. Sono vietate la raccolta delle olive cadute a terra e l’utilizzo dei sacchi per il trasporto in azienda o al frantoio. La raccolta deve essere effettuata entro e non oltre il 15 dicembre di ogni anno. Anche durante le fasi del trasporto e della conservazione delle olive vanno osservate precauzioni volte alla salvaguardia della qualità: le olive raccolte vanno conservate in cassette forate o comunque, rigide ed areate, in strati sottili e in condizioni di bassa umidità relativa e basse temperature. Esse vanno molite entro 2 giorni dalla raccolta.